Gli abbinamenti hanno iniziato in qualche modo ad essere codificati solo a partire dal XIX secolo.
Nel secolo successivo sono emerse varie scuole di pensiero tra cui le più importanti sono quella francese e quella italiana.
La scuola francese ha un approccio assai rigoroso, e si basa su un decalogo, anche se sono ammesse alcune eccezioni ad esempio:
– Nessun grande vino liquoroso bianco deve essere servito con le carni rosse o con la selvaggina;
– Nessun grande vino rosso può essere servito con pesci, crostacei, molluschi;
– I vini bianchi devono essere serviti prima dei vini rossi;
– I vini leggeri devono essere serviti prima di quelli robusti, etc…
La scuola italiana valuta invece caso per caso l’abbinamento cibo vino migliore, basandosi su diversi tipi di approccio, ovvero abbinamento per tradizione:
– Abbinamento vini e piatti tipici di un territorio specifico, tenendo conto della tradizione locale;
– Abbinamento stagionale: si basa sui prodotti di stagione, e sulla tendenza a consumare cibo e vino a seconda del clima:
– Rossi corposi con piatti caldi e sostanziosi in inverno;
– Bianchi freschi con pesce e insalate leggere d’estate, etc…
Si consiglia comunque sempre di non sottovalutare anche gli altri aspetti, ovvero la stagionalità, provenienza, e non meno importante il proprio gusto.
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